Technology is changing every industry in significant ways. To help frame how, I’m starting a new series discussing top trends in various markets. First up: health care. Continue reading
“A chi dedicherò la maggior parte del tempo nei prossimi 3 anni? alla famiglia”. “La carriera? è importante, ma viene dopo i figli.” Sono queste alcune delle risposte dell’indagine “Il tempo degli Uomini”, condotta su un campione di 2000 uomini dai 18 ai 72 anni, e realizzata per il Corriere della Sera da Eikon Strategic Consulting, con il contributo non condizionante di Ibsa Farmaceutici Italia (qui il link all’infografica pubblicata su la 27esimaora del corriere.it; qui l’articolo e la survey)
Questa indagine è il punto di partenza dell’inchiesta del Corriere della Sera «Uomini i segni del cambiamento», che si svilupperà nei prossimi mesi, con contributi ed approfondimenti audio/video
Uomini impegnati in un salto non ancora completato, sospesi tra vecchi stereotipi e nuovi cambiamenti. Così ne parlano gli autori della ricerca, Cristina Cenci e Francesco Dimitri. Come scrivono Paola Pica e Luisa Pronzato “sotto i piedi del maschio restano alcuni luoghi comuni, primo tra tutti quello dell’uomo che nega la proprie emozioni”. Queste ultime contano “molto”nella vita per il 60% degli intervistati. Emozioni come speranza, che domina la classifica, amore, seconda a pari merito con l’ansia, ma anche rabbia, frustrazione e paura.
Ecco un elenco dei dispositivi, test e trattamenti medici più innovativi per le donne
By necessity, people who are living with a chronic condition are more familiar with the healthcare system than those who are not Continue reading
Seventy-eight percent of patients want better access to mHealth and telehealth tools, and need their providers and payers to offer the services Continue reading
It’s become challenging to understand where things are in terms of the adoption and impact of clinical patient engagement technology
Sono tante ma poco usate. Perché ritenute poco attendibili. Il problema è che manca nel campo della tecnologia la cultura della Evidence Based Medicine: i vantaggi di queste app non sono documentati Continue reading
Dal 3 al 4 febbraio 2017 si svolgerà a Roma il 1st Systems Medicine & Healthcare Forum, primo congresso nazionale organizzato dall’Associazione Italiana di Medicina e Sanità Sistemica (ASSIMSS) Continue reading
Gli sgravi e i vantaggi hanno convinto le aziende a investire sulle malattie rare, considerate sennò poco remunerative. E i medicinali sono arrivati. Ma sono usati per un numero sempre maggiore di patologie. Raggiungendo i fatturati dei prodotti non incentivati. È questo uno degli argomenti che verranno trattati su RSalute, domani in edicola
Articolo di Letizia Gabaglio su Repubblica Salute
A volte anche le migliori intenzioni non producono un risultato ottimale. È quello che è successo con la legislazione per i farmaci orfani, pensati per malattie rare o rarissime che, a causa dell’esiguità della popolazione colpita, non rappresentano un mercato appetibile per le aziende. Perché sviluppare un farmaco costa molto e Big Pharma non è una charity. Per promuovere la ricerca di soluzioni, allora, si è pensato di dare incentivi e vantaggi alle aziende che decidono di investire in questo campo: i primi sono stati gli Usa, nel 1983, seguiti da Giappone e Unione Europea. Le leggi per i cosiddetti farmaci orfani hanno permesso di ottenere risultati insperati per chi soffre di fibrosi cistica, malattia di Fabry, Gaucher e Pompe, chi ha deficit enzimatici rari, o tumori come il mieloma multiplo. Dal 2000 a oggi sono state presentate 2713 domande, 1827 hanno passato il primo esame e le molecole sono state designate come orfane, ma solo 126 sono diventati farmaci disponibili in Europa. “Una normativa efficace, anche se migliorabile – spiega Armando Magrelli, delegato italiano presso il Comitato per i prodotti medicinali orfani – soprattutto nella fase di controllo post marketing”. continua a leggere