Le persone anziane sarebbero il target ideale per i servizi di consulto da remoto, ma sono la fascia di popolazione più povera di competenze e strumenti tecnologici
“Il dottore impegnato non sarà in grado di visitare i suoi pazienti come fa ora. Ci vuole troppo tempo e oggi, nella migliore delle ipotesi, può vederne solo un numero limitato”. In modo quasi profetico, nel 1908, Hugo Gernsback scriveva questa riflessione su un futuro non troppo lontano. Gernsback (1884-1967) – che non era un medico, ma aveva un forte intuito e uno sguardo aperto alla tecnologia – fu un vero e proprio pioniere del radiantismo amatoriale e della televisione. Inventore, editore, scrittore di fantascienza (di cui è considerato il padre), arrivò ad immaginare persino le cure “da remoto” per gli astronauti. Continue reading